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Vicenza - 21 e 22 Aprile 2007 - Julius Meinl Italia - La Leadership.
La Julius Meinl Italia è un'azienda protagonista nel panorama nazionale del caffè. Nasce nel 1862 quando Julius Meinl fonda un emporio per la vendita del caffè crudo, nel centro di Vienna, capitale storica del caffè europeo. È sempre lo stesso Meinl che crea la vendita del caffè appena tostato. La Julius Meinl è un gruppo dalle dimensioni internazionali, formato dall'acquisizione delle più rinomate torrefazioni sia per qualità che per posizione strategica e contiene al suo interno alcune fra le marche più rappresentative dell'espresso: Meinl Kaffee, Caffè del Moro, Cremcaffè, Brus Cafè e molte altre altrettanto prestigiose.
I vertici e i capi settore della Julius Meinl Italia si sono riuniti in un meeting nella sede generale di Altavilla Vicentina nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 Aprile 2007 per il seminario formativo sulla "LEADERSHIP". Manage Consulting ha creato appositamente per l'azienda un percorso mirato alla soddisfazione delle singole esigenze didattiche della società. I vertici sono stati addestrati da appositi relatori che hanno sottolineato alcuni concetti indispensabili affinché la Julius Meinl Italia possa continuare e migliorare la propria crescita all'interno di una realtà fortemente competitiva. Sono state affrontate quindi delle tematiche essenziali cosicché coloro che sono a stretto contatto con il personale apprendano come perseguire l'obbiettivo di promuovere un incremento produttivo, facendo affiorare l'adeguata relazione tra la dirigenza, o chi assume un ruolo di responsabilità, e i collaboratori.
Ma che cos'è la leadership? Essa è un processo che consiste nell'incentivare le persone per ottenere attraverso loro la realizzazione degli obbiettivi dell'organizzazione cui si appartiene. Una leadership positiva è fondamentale affinché le organizzazioni possano cambiare, prosperare e crescere.
Perché esistono tuttora delle leadership negative? Esse nascono da una mancata conoscenza di tecniche, valori e comportamenti e dall'ignorare che il vantaggio competitivo di un'organizzazione risiede molto di più nel fattore umano, che non in quello tecnologico, strategico o finanziario.
Una leadership positiva è quella che riesce ad impartire ordini positivi e ad ottenere la loro esecuzione. Un leader deve avere una presenza carismatica, deve essere credibile, saper infondere fiducia, aver perseveranza, curare i rapporti e interessarsi delle persone che collaborano con lui. Egli conosce a fondo l'animo umano e sa che chi non ottiene prodotti di valore attraverso il suo lavoro, rischia di deprimersi. Mentre chi lavora bene, esegue le direttive in maniera scrupolosa ed ottiene risultati positivi, contribuisce ad accrescere l'efficienza, la qualità, il benessere dell'organizzazione per cui lavora; di conseguenza aumenta anche la soddisfazione personale e la qualità della sua vita. L'obbiettivo ultimo del leader è la delega: questa si ottiene fornendo ai propri collaboratori un'opportunità affinché essi possano sviluppare le loro competenze e riescano a gestire in maniera autonoma la loro vita lavorativa. Troppo spesso le posizioni di comando vengono occupate da persone che sono assetate di potere personale, intente alla loro scalata verso il vertice e prive di alcuna preoccupazione e desiderio di creare un ambiente lavorativo stimolante attorno a loro. Secondo Alberoni, la vera funzione di un leader non è quella di fare tutto, pensare a tutto e sostituirsi a tutti; ma un leader è, prima di tutto, il custode della meta, colui che ricorda ed indica ai collaboratori dove si deve andare, e controllare che la rotta venga tenuta.
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